~ Santa Teresa ~

STORIA

Santa Teresa Gallura mostra con orgoglio i segni di una storia molto antica: il villaggio nuragico di Lu Brandali, immerso nella natura e risalente al secondo millennio a.C., ne è uno degli emblemi più rappresentativi.
Risale a circa duemila anni dopo – durante l’età romana – la più antica attestazione del nome del paese Longonis, dalla forma del fiordo sul quale sorgeva il suo porto e Lungoni è tutt’oggi il modo in cui i galluresi indicano Santa Teresa.
Secondo alcuni studiosi nel promontorio di Capo Testa sorgeva l’importante Tibula, punto di partenza di diverse strade romane; ciò che possiamo affermare con certezza è che qui sono ancora presenti le tracce di antiche cave di granito.
Il medioevo, e in particolare l’età giudicale, ha lasciato in eredità ai lungunesi un grandioso monumento sulla sponda orientale del porto che aspetta ancora di essere rivelato: il castello medievale che la tradizione attribuisce alla leggendaria regina Eleonora d’Arborea. A prescindere da chi lo abbia edificato, questo straordinario scrigno di storia ha vissuto una vita breve ma molto intensa: conteso e conquistato dai sardi e dagli invasori numerose volte, venne abbattuto dai catalano-aragonesi nel 1422 proprio a causa della sua importanza e della difficoltà a conservarne il controllo.
In questo vorticoso viaggio fra le epoche e i simboli che emergono dalla storia come lanterne di luce viva si arriva all’età in cui il Regno di Sardegna faceva parte della corona spagnola. A quest’epoca risale il monumento che più di tutti è diventato l’icona del paese: la possente torre spagnola – edificata nel XVI secolo a occidente rispetto all’ingresso del porto – che ancora oggi domina sulle Bocche di Bonifacio.
Circa 300 anni dopo la sua costruzione essa fu testimone e protagonista di un momento chiave della storia della Gallura e della Sardegna, il tentativo rivoluzionario di sollevare l’Isola contro l’assolutismo monarchico guidato dai patrioti sardi Francesco Cilocco e Francesco Sanna Corda – il prete che trovò la morte proprio nella battaglia per la torre di Longon Sardo. Una sorte persino peggiore toccò al giovane notaio Cilocco, torturato e ucciso dagli ufficiali sabaudi.
Fu anche a seguito di questi eventi che il capitano Magnon ottenne di fondare una nuova città per il controllo di queste terre in cui vigeva la cultura degli stazzi, ossia l’uso di abitare fattorie a carattere familiare diffuse capillarmente in tutta la Gallura. A questa entità istituzionale, nel 1808, venne dato il nome di Santa Teresa (in onore della regina, moglie di Vittorio Emanuele di Savoia).
Dagli anni ‘50 del ‘900 Lungoni – Santa Teresa si afferma come una delle mete turistiche più belle e dinamiche dell’intera Sardegna: cale mozzafiato, spiagge, isolotti, scogliere, monumenti e cultura la rendono una destinazione ricchissima per i viaggiatori che hanno sete di bellezza e amore per la conoscenza.